Nelle fiabe
Gianni Rodari
L'AVVENTURA DELLO ZERO
C'era una volta
un povero Zero
tondo come un o,
tanto buono ma però
contava proprio zero e
nessuno
lo voleva in compagnia.
Una volta per caso
trovò il numero Uno
di cattivo umore perché
non riusciva a contare
fino a tre.
Vedendolo così nero
il piccolo Zero,
si fece coraggio,
sulla sua macchina
gli offerse un passaggio;
schiacciò l'acceleratore,
fiero assai dell'onore
di avere a bordo
un simile personaggio.
D'un tratto chi si vede
fermo sul marciapiede?
Il signor Tre
che si leva il cappello
e fa un inchino
fino al tombino...
e poi, per Giove
il Sette, l'Otto, il Nove
che fanno lo stesso.
Ma cosa era successo?
Che l'Uno e lo Zero
seduti vicini,
uno qua l'altro là
formavano un gran Dieci:
nientemeno, un'autorità!
Da quel giorno lo Zero
fu molto rispettato,
anzi da tutti i numeri
ricercato e corteggiato:
gli cedevano la destra
con zelo e premura
(di tenerlo a sinistra
avevano paura),
gli pagavano il cinema,
per il piccolo Zero
fu la felicità.
Nella letteratura
Dal racconto:
di
ISAAC ASIMOV
... "Aub! Quanto fa nove volte sette?"
Aub esitò un istante. I suoi occhi smorti ebbero un fioco lampo di ansietà. "Sessantatré" disse.
Il deputato Brant inarcò le sopracciglia. "E' giusto?"
"Controlli lei stesso, onorevole"
Il deputato trasse la sua calcolatrice tascabile, ne sfiorò con le dita due volte il bordo zigrinato, guardò il quadrante e la ripose in tasca. Disse:" E sarebbe questo il fenomeno che lei ci ha chiamato qui ad ammirare? Un illusionista?".
"Molto di più, onorevole. Aub ha mandato a memoria alcune operazioni e sa calcolare sulla carta."...
In questa notte calda di ottobre, apriti cuore
non stare li in silenzio senza dir niente
non ti sento, non ti sento, da troppo tempo non ti sento
e ti ho tenuto lontano dalla gente
quanti giorni passati senza un gesto d'amore
con i falsi sorrisi e le vuote parole.
Ho perfino pensato in questa notte di Ottobre
di buttarti via......di buttarti via
ah lo so il cuore non e' un calcolo
freddo e matematico
lui non sa dov'è che va
sbaglia si ferma, e riprende
e il suo battito non e' logico
e' come un bimbo libero
Nel cinema
Pi greco- Il teorema del delirio
Trama del film:
Max Cohen è un genio della matematica che sta cercando di svelare la legge numerica in grado di predire gli sviluppi della Borsa. Ai suoi studi sono interessati anche una vorace società di Wall Street e una setta di ebrei ortodossi, che lo braccano senza soste. Il numero magico che cerca è quello perso durante la distruzione romana di Gerusalemme e che racchiudeva in sé l'essenza di Dio, il suo vero nome. Ma per Max e il suo computer, la determinazione di quel numero comporta un nuovo livello di coscienza.
Frase del film:
Max Cohen è un genio della matematica che sta cercando di svelare la legge numerica in grado di predire gli sviluppi della Borsa. Ai suoi studi sono interessati anche una vorace società di Wall Street e una setta di ebrei ortodossi, che lo braccano senza soste. Il numero magico che cerca è quello perso durante la distruzione romana di Gerusalemme e che racchiudeva in sé l'essenza di Dio, il suo vero nome. Ma per Max e il suo computer, la determinazione di quel numero comporta un nuovo livello di coscienza.
Frase del film:
"12 e 45. Enuncio di nuovo la
mia teoria. Primo, la natura parla attraverso la matematica. Secondo, tutto ciò
che ci circonda si può rappresentare e comprendere attraverso i numeri. Terzo,
tracciando il grafico di qualunque sistema numerico ne consegue uno schema,
quindi ovunque, in natura, esistono degli schemi"
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